Alaa Abdel Fattah
è nato il 18 novembre del 1981, è un blogger egiziano, programmatore e attivista per i diritti umani.
Attualmente è detenuto in custodia cautelare in attesa che il suo caso, il 1356 del 2019, venga esaminato da un tribunale. È accusato di aver diffuso notizie false e aver aderito a gruppi terroristici. Il classico capo di imputazione che il governo egiziano usa contro i giornalisti, ricercatori e attivisti.
Alaa Abdel-Fattah è anche un noto attivista per i diritti umani, con il suo blog “Manalaa”, tra i più conosciuti in Egitto, ha coperto il periodo prerivoluzionario del 2011. Grazie alla sua attività giornalistica ha vinto il premio Reporter senza Frontiere.
Come attivista per i diritti umani e la democrazia, è emerso come una delle figure più importanti della rivoluzione del 25 gennaio, e il suo contributo è stato riconosciuto nella costituzione egiziana. Tuttavia, proprio come altri attivisti e ricercatori egiziani, Alaa non è sfuggito all'ondata di arresti arbitrari che ha seguito il colpo di stato del 2013. È stato arrestato il 28 novembre 2013 in relazione agli eventi delle proteste del Consiglio della Shura, e condannato a 5 anni.
Alaa, come altri attivisti e ricercatori in Egitto, è stato coinvolto nell'ondata di arresti arbitrari avvenuti nel 2013 per mano del nuovo governo di al Sisi. Infatti, è stato arrestato il 28 novembre di quell’anno durante le manifestazioni organizzate davanti alla camera del Consiglio dei senatori. È stato condannato a cinque anni di reclusione e, dopo aver completato il periodo detentivo, è stato rilasciato ma ha dovuto comunque scontare cinque anni di libertà vigilata. Questo significa trascorrere 12 ore al giorno nel carcere della stazione di polizia di appartenenza, rendendo di fatto impossibile svolgere una vita normale.
Nel settembre del 2019 è stato nuovamente arrestato con le stesse accuse che gli avevano imputato nel 2013, nonostante avesse rispettato le condizioni della libertà vigilata. Tutt’ora è detenuto nella nota prigione “al’akrab”(scorpione). Stando alle conclusioni degli ultimi interrogatori, la sua detenzione è stata rinnovata di altri 45 giorni in attesa di ulteriori indagini.
Ad oggi, è detenuto in attesa del suo caso nella prigione di Scorpion. È stato riferito che durante l'ultima sessione investigativa del 14 marzo 2021, la detenzione dell'attivista Alaa Abdel Fattah è stata rinnovata per 45 giorni in attesa di indagini, anche se la Procura per la sicurezza dello Stato o le indagini per la sicurezza nazionale non hanno fornito alcuna prova per dimostrare la validità delle accuse contro di lui.