Muhammad Al-Baqer
Nato nel 1980, è un avvocato, difensore dei diritti umani e direttore del Centro Di Supporto Legale “Adalah”, un centro specializzato nei casi riguardanti violazioni dei diritti umani.
È attualmente detenuto in custodia cautelare, nel carcere di massima sicurezza “Al-Aqrab” (Scorpione), in attesa che i suoi casi, il 1356 del 2019 e l’855 del 2020, vengano esaminati da un tribunale.
Muhammad al-Baqer è noto per la difesa dei diritti umani in Egitto, infatti è stato uno dei primi avvocati ad offrirsi volontario per difendere i civili processati nei tribunali militari, dopo la rivoluzione del Gennaio 2011.
È il direttore dell'”Adalah Center for Rights and Freedoms”, che fornisce assistenza legale ai detenuti politici, promuove i diritti civili e politici in Egitto e porta l’attenzione sulla questione della giustizia penale e del sussidio legale per rifugiati e immigrati.
Le sue influenti attività per i diritti umani all'interno del territorio egiziano lo portano all’arresto il 29 settembre 2019, all'interno degli uffici della Procura, mentre assisteva l'attivista Alaa Abdel-Fattah in un interrogatorio, con le accuse di aver pubblicato notizie false e di essersi unito a un gruppo terroristico nel caso n.1356 del 2019, che è lo stesso caso in cui è stato coinvolto Alaa, obbligandoli in carcere. È stato tenuto in custodia cautelare nella famigerata prigione di Scorpion, il 31 agosto 2020 è stato accusato nuovamente in un secondo caso, il n.855 del 2020, con le accuse di essersi unito a un gruppo terroristico, nonostante non sia mai uscito dal carcere.
Come premio per il suo impegno e la sua dedizione, la Law Society in Gran Bretagna lo nomina all’evento annuale per i diritti umani. Stando alle conclusioni degli ultimi interrogatori, che risalgono al 1° marzo di quest'anno, la sua detenzione è stata rinnovata di altri 45 giorni in attesa di ulteriori indagini. Ad oggi, dopo più di un’anno e mezzo dall’arresto , la National Security Investigations Service non ha presentato alcuna prova materiale per dimostrare la validità delle accuse contro di lui.
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