Le violazioni dei diritti umani contro attiviste e attivisti in Egitto non sono casi isolati. Dal colpo di stato militare del 2013, il governo di Sisi e i suoi apparati hanno sistematicamente preso di mira la sfera pubblica, soffocando lo spazio per un dibattito politico democratico e inclusivo.
Campaigns of arrests and the criminalization of activists, lawyers, journalists and researchers are widely praised in pro-regime media under the flag of “national security operations”.
In questo rapporto, EgyptWide analizza dati e resoconti sugli abusi dei diritti umani contro membri della società civile egiziana in relazione alle politiche di sicurezza e alla narrazione sostenuta dai media filogovernativi, per evidenziare l'esistenza di precisi modelli di repressione.
Migliaia di attiviste e attivisti sono stati sottoposti a processi iniqui e detenzioni arbitrarie in condizioni disumane a causa delle leggi esistenti sul terrorismo che prendono di mira le loro attività nonviolente, inclusi il giornalismo e la ricerca, le manifestazioni pacifiche, e persino il lavoro svolto da avvocate e avvocati.
Indagini segrete e prove falsificate portano a condanne ingiuste, e le procure ricorrono a meccanismi complessi per riciclare le stesse accuse contro gli imputati al fine di prolungare la loro detenzione per anni, anche quando vengono giudicati non colpevoli.
All'interno del complesso carcerario, attivisti e attiviste subiscono trattamenti degradanti e disumani volti a privarli della loro dignità e isolarli dal mondo.
Al di fuori del complesso carcerario e dei circuiti della giustizia penale, la repressione assume la forma di leggi che limitano l'esercizio delle libertà civili e limitano lo spazio pubblico.
I civili vengono mobilitati nella repressione e spinti a linciare gli oppositori del regime o a spiarli per poi testimoniare contro di loro in tribunale. Gli spazi e le organizzazioni della società civile vengono chiusi o banditi, mentre i media vicini al regime di Sisi descrivono i sostenitori dei diritti umani come un pericolo per l'ordine sociale e la sicurezza nazionale.
Questo rapporto mira a mappare le fasi, i modelli e gli attori chiave della repressione al fine di denunciare la strategia che è alla base dei processi che soffocano la società civile egiziana.