Ginevra, 24 marzo 2023 - Il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite (il Comitato) ha espresso il suo apprezzamento per l'opportunità di esaminare la quinta relazione periodica dell'Egitto, riconoscendo gli sforzi del paese nell'adottare misure legislative, politiche e istituzionali e ratificare gli strumenti internazionali sui diritti umani. Nonostante questi sforzi, il Comitato ha sollevato diverse preoccupazioni principali e ha fornito raccomandazioni per affrontare tali questioni.
Le principali aree di preoccupazione includono l'indipendenza e l'efficacia del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani, la corruzione, la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere, i poteri estensivi concessi al governo in base alla legge sullo stato di emergenza, "n. 162 1958," e alla legge sulle malattie trasmissibili, n. 152/2021, le misure antiterrorismo, la violenza contro le donne e la violenza domestica, la mutilazione genitale femminile (MGF), la pena di morte, l'uso eccessivo della forza, le sparizioni forzate, le condizioni di detenzione, la detenzione preventiva, la tratta di esseri umani e il diritto d'asilo. Il Comitato ha inoltre espresso preoccupazione per l'indipendenza della magistratura, l'uso dei tribunali di emergenza e militari, l'intimidazione e le molestie contro gli avvocati che rappresentano le e i dissidenti politici, e la discriminazione nei confronti delle minoranze religiose e di credo.
Per affrontare queste preoccupazioni, il Comitato ha fornito una serie di raccomandazioni. Tra queste, il Comitato ha sottolineato l'importanza di garantire che il Consiglio Nazionale per i Diritti Umani si conformi ai Principi di Parigi e funzioni in modo indipendente. Il Comitato ha anche invitato l'Egitto a combattere la corruzione e l'impunità a tutti i livelli e ad adottare una legislazione antidiscriminatoria completa ed efficace per prevenire atti di discriminazione e violenza basati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
Il Comitato ha esortato l'Egitto a riesaminare e modificare le leggi di emergenza e ad assicurare che le misure introdotte durante le emergenze siano temporanee, proporzionate e soggette a controllo giudiziario. Inoltre, il Comitato ha raccomandato che l'Egitto riesamini la legislazione in materia di antiterrorismo per garantirne la conformità agli standard di certezza del diritto ed il diritto ad un giusto processo.
Per quanto riguarda la violenza basata sul genere e la violenza domestica, il Comitato ha sottolineato la necessità che l'Egitto rafforzi le misure, incluso il reato esplicito di violenza domestica e l'eliminazione delle attenuanti per i cosiddetti "crimini d'onore". Il Comitato ha inoltre consigliato all'Egitto di adottare politiche sociali e programmi completi per affrontare alla radice le cause della mutilazione genitale femminile (MGF), fornendo servizi di sostegno alle vittime e istituendo sistemi di allerta precoce.
Il Comitato ha ulteriormente raccomandato che l'Egitto stabilizzi una moratoria sulla pena di morte, riservandola ai crimini più gravi, e prenda in considerazione l'adesione al Secondo Protocollo facoltativo al Patto. Il Comitato ha anche evidenziato l'importanza di allineare le disposizioni legislative e normative che regolano l'uso della forza agli standard internazionali e di indagare sulle accuse di uso eccessivo della forza.
Il Comitato ha invitato l'Egitto ad indagare sui casi di sparizione forzata, perseguendo i responsabili e garantendo la protezione ai difensori delle vittime. Il Comitato ha inoltre esortato l'Egitto a garantire che le condizioni di detenzione siano conformi agli standard internazionali, garantendo l'accesso a rappresentanza legale, visite familiari e assistenza medica per le persone detenute, nonché di migliorare la qualità dell'assistenza e dei servizi a disposizione dei richiedenti asilo e rifugiati.
Infine, il Comitato ha raccomandato che l'Egitto salvaguardi l'indipendenza, l'imparzialità e la sicurezza dei giudici e dei pubblici ministeri, ovvero che assicuri standard di giusto processo nei tribunali militari e di emergenza, garantendo la piena indipendenza e sicurezza degli avvocati, e rilasciando tutte le persone che sono arbitrariamente a causa della loro professione.
Il Comitato ha chiesto la diffusione capillare delle proprie conclusioni e raccomandazioni al fine di sensibilizzare le autorità, la società civile e il pubblico generale. Si prevede che l'Egitto fornirà aggiornamenti sull'attuazione delle principali raccomandazioni entro il 2026, e il prossimo dialogo costruttivo è programmato per il 2031 a Ginevra.
EgyptWide condivide le preoccupazioni del Comitato per la gravità della repressione, della mancanza di trasparenza, e della diffusione di ingiustizia sociale e violenza nel Paese espresse dal Comitato, e auspica l'adozione delle sue raccomandazioni da parte delle autorità competenti.