EGYPTWIDE FOR HUMAN RIGHTS ANNUNCIA IL LANCIO DEL SUO NUOVO RAPPORTO CHE DENUNCIA LA CRIMINALIZZAZIONE DEGLI STUDIOSI EGIZIANI ALL'ESTERO
Oggi, 28 gennaio 2022, l'organizzazione della diaspora egiziana EgyptWide for Human Rights, con sede in Italia, lancia la sua ultima pubblicazione, un rapporto accademico che affronta la crescente sorveglianza, controllo e repressione contro gli studiosi egiziani all'estero per mano delle autorità statali e degli apparati di sicurezza.
La ricerca esplora l'interazione tra le recenti tendenze autoritarie nel controllo statale del sistema educativo, la proliferazione di narrazioni securitarie che glorificano gli studiosi all'estero come "ambasciatori dell'Egitto" o li diffamano come "il segmento più pericoloso della diaspora egiziana", e il crescente numero di studenti e ricercatori sottoposti a restrizioni di viaggio, arresti e misure di sorveglianza. Viene anche analizzato il quadro giuridico che sostiene la criminalizzazione degli studiosi.
A causa della mancanza di dati pubblici e statistiche sui cittadini detenuti, è difficile stimare con precisione se il numero di individui sottoposti a privazione della libertà personale (sotto forma di arresti arbitrari, custodia cautelare, libertà vigilata o sparizioni forzate) mentre svolgono il loro lavoro accademico sia effettivamente aumentato negli ultimi anni.
Tuttavia, sembra esserci un aumento preoccupante nella frequenza e nella gravità di questi eventi. Un numero crescente di atti di rappresaglia contro studenti e ricercatori all'estero avviene per mano delle autorità egiziane, sotto forma di stretta sorveglianza, minacce dirette, intimidazioni, arresti e detenzioni arbitrarie e, in alcuni casi, anche torture.
Questa ricerca mostra come, negli ultimi anni, il regime abbia esacerbato il suo controllo sulla vita dei cittadini all'estero attraverso un uso contorto della politica di sicurezza nazionale e del sistema giudiziario.
EgyptWide ha condotto interviste con studiosi che sono stati intimiditi, detenuti illegalmente o arrestati dopo essere tornati nel paese. Le testimonianze e le storie di uomini e donne sottoposti a restrizioni e punizioni arbitrarie a causa del loro lavoro accademico rappresentano il fulcro di questo rapporto, poiché i loro casi forniscono una visione unica della politica di repressione contro gli studiosi all'estero. Alcuni di questi casi, come quelli di Patrick Zaky e Ahmed Samir Santawy, hanno suscitato clamore internazionale, e il coinvolgimento della società civile a livello globale sta aiutando a far luce sulla gravità di questo fenomeno.
Tuttavia, i risultati della ricerca indicano che tali casi riflettono una tendenza molto più ampia nell'agenda repressiva del regime, che si sforza di consolidare la sua capacità di controllare e monitorare gli egiziani all'estero attraverso una vasta gamma di strumenti di sorveglianza. Molti egiziani che perseguono la loro istruzione all'estero o che conducono ricerche al di fuori dell'Egitto sono probabilmente soggetti a varie forme di interferenze e minacce da parte delle autorità egiziane, e molti altri potrebbero essere a rischio a causa del loro lavoro accademico.
Attraverso questa analisi, EgyptWide sostiene che la repressione contro studiosi e accademici all'estero è una conseguenza dell'agenda autoritaria attraverso la quale gli apparati militari e di sicurezza mirano a infiltrarsi e controllare ogni dimensione della vita dei cittadini.
Il rapporto "Criminalizzare le menti:Glistudiosi egiziani nel mirino del regime" è disponibile in inglese e in italiano.