Noi, organizzazioni firmatarie, esprimiamo profonda preoccupazione riguardo alla morte del ricercatore in economia, consigliere e membro del Partito liberale Egiziano per la Riforma e lo Sviluppo, dott. Ayman Hadhoud, deceduto mentre si trovava sotto la custodia delle forze di sicurezza egiziane (NSA) dopo essere stato sottoposto a sparizione forzata più di due mesi fa.

Il dott. Ayman Hadhoud è stato visto per l'ultima volta dalla sua famiglia il 5 febbraio 2022. Il Ministero degli Interni sostiene che egli non sia stato affatto rapito e detenuto illegalmente, e che al contrario, una volta effettuati gli opportuni accertamenti di polizia sulla sua persona, egli sia stato stato trasferito all'ospedale psichiatrico Abbasiya al Cairo sulla base di un rinvio della Procura.

Ancora più preoccupante è il racconto della famiglia di Ayman Hadhoud, che ha trascorso gli ultimi due mesi a cercarlo presso diverse strutture di polizia e ospedaliere, senza ricevere risposta. Riteniamo che questo silenzio sia indicativo della complicità degli apparati di sicurezza (NSA) e delle autorità dell'ospedale Abbasiya dove il ricercatore è deceduto. Dopo la sua scomparsa, i funzionari della sicurezza avevano informato la famiglia che egli si trovava sotto la custodia della Sicurezza di Stato ad al-Amiriya, e avevano interrogato uno dei suoi fratelli circa il lavoro del dottor Hadhoud e i suoi post sui social media. La famiglia ha appreso in seguito che Ayman Hadhoud era stato trasferito ad Abbasiya per essere tenuto in osservazione. Il fratello, tuttavia, non è mai riuscito a visitarlo presso la struttura ospedaliera, e dai registri dell’ospedale il ricovero di Hadhoud non risulta essere stato registrato. I medici che successivamente hanno confermato la presenza di Ayman Hadhoud nell'ospedale hanno dichiarato che vi era stato portato da funzionari della sicurezza, ma hanno insistito nel precisare di non poter rilasciare ulteriori dichiarazioni senza un permesso del pubblico ministero. Nessuno dei tentativi della famiglia di vedere o visitare Hadhoud ha mai avuto successo.

Il 10 aprile, la famiglia di Ayman Hadhoud è stata informata dalla stazione di polizia di Nasr City del decesso del ricercatore. Quando suo fratello si è recato presso la stazione di polizia per reclamarne il corpo, è stato informato che Ayman Hadhoud era morto oltre un mese prima, il 5 marzo, ed era stato impropriamente etichettato come corpo non identificato.
Successivamente, i membri della famiglia che hanno preso parte all'identificazione della salma di Ayman Hadhoud hanno riferito di aver visto lividi e ferite sul corpo.

Poco tempo dopo la divulgazione della notizia della sua morte in custodia, e a seguito di una modesta pressione pubblica, la Procura ha ordinato l'autopsia sul corpo del dott. Hadhoud per determinare le cause della morte. Nessun medico indipendente o membro della famiglia di Hadhoud ha tuttavia potuto assistere all'esame autoptico. Un rapporto preliminare del medico legale sarà rilasciato a breve, e un rapporto finale dovrebbe essere pubblicato tra circa 30 giorni.

Il Consiglio nazionale egiziano per i diritti umani ha tenuto una sessione d'emergenza sulla morte di Ayman Hadhoud e ha rilasciato una dichiarazione per garantire che che sta monitorando da vicino gli sviluppi del caso.
Contemporaneamente circolano notizie di pressioni esercitate sulla famiglia di Ayman Hadhoud e su altri sostenitori del suo caso da parte delle autorità. L'11 aprile, uno dei fratelli di Hadhoud è stato convocato per essere interrogato dalla Procura.

Dopo la sepoltura di Ayman Hadhoud, la Procura ha rilasciato una dichiarazione su di lui che presenta una serie di contraddizioni nella ricostruzione dei fatti antecedenti alla sua morte e solleva interrogativi preoccupanti riguardo a una serie di chiare violazioni dei diritti umani ad opera delle autorità statali, tra le quali evidenziamo la mancata notifica del trattenimento in custodia di Ayman Hadhoud, la mancata notifica alla famiglia del suo trasferimento all'ospedale psichiatrico, e la notifica tardiva della sua morte.

La tragica morte di Hadhoud costituisce purtroppo uno degli innumerevoli esempi del disinteresse del governo egiziano per le condizioni di salute delle persone sottoposte a privazione della libertà personale, incluse le complicazioni sanitarie cui incorrono durante la detenzione, a causa delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture carcerarie.

Come organizzazioni firmatarie, chiediamo alle autorità egiziane di facilitare immediatamente un'indagine approfondita, trasparente e indipendente sulla scomparsa e la morte di Ayman Hadhoud. Tale indagine deve avvenire attraverso un meccanismo che sia libero da qualsiasi interferenza o ostruzionismo da parte degli apparati di sicurezza, e che riesca nell’intento di assicurare alla giustizia tutti i responsabili, indipendentemente dalla loro grado e dal loro ruolo all'interno dell'apparato statale. Ribadiamo la nostra richiesta alle autorità egiziane di mettere fine immediatamente alla pratica delle sparizioni forzate, all'uso arbitrario e prolungato della detenzione preventiva, alla negligenza sanitaria e la violazione sistematica del diritto ad un giusto processo, che hanno facilitato un grave deterioramento dello stato di diritto e la diffusione della cultura dell’impunità.

Sottoscrivono questo appello le seguenti organizzazioni:

L'Istituto Tahrir per la politica del Medio Oriente (TIMEP)

Progetto sulla democrazia in Medio Oriente (POMED)

Comitato per la giustizia (CFJ)

Fronte egiziano per i diritti umani (EFHR)

Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR)

Servizio internazionale per i diritti umani (ISHR)

El Nadeem Center

Egitto per i diritti umani

Human Rights First

Human Rights Watch

US Committee to End Political Repression in Egypt

EuroMed Rights

PEN International

Democrazia per il mondo arabo ora (DAWN)

The Freedom Initiative

HuMENA per i diritti umani e l'impegno civile

Andalus Institute for Tolerance and Anti-Violence Studies

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